,,Maus è una storia splendida. Ti prende e non ti lascia piú. Quando due di questi topolini parlano d'amore, ci si commuove, quando soffrono si piange. A poco a poco si entra in questo linguaggio di vecchia famiglia dell'Europa orientale,in questi piccoli discorsi fatti di sofferenze, umorismo, beghe quotidiane, si è presi da un ritmo lento e intantatorino, e quando il libro è finito, si attende ilseguito con la disperata nostalgia di essere stati esclusi da un universo magico.'' Umberto Eco (MAUS)88
Una grande azienda, la Manuelli. Il suo vecchio presidente, che sopravvive in un triste declino. Il figlio di lui, inetto e velleitario. [...]
Un thriller finanziaro spietat, un dramma dal passo implacabile, animato da personaggi che appaiono scolpiti con efficacia scabra, quasi con crudeltà, restamenti attorno alle pure motivazioni del loro agire: l'odio, il desiderio, la vendetta, il potere.
Lessico famigliare è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e piú duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo straordinario romanzo è delineata già nel titolo.
Sechzig Jahre nach dem Tode Otto Bauers scheint er in der österreichischen Sozialdemokratie und auch international nicht sehr aktuell zu sein. Auf einer Konferenz zu seinem Todestag zeigt sich jedoch, dass dies durchaus nicht der Fall ist. Und dass er unter Historikern und Philosophen Anlass für neue Ideen und Konzepte ist, zeigen die in diesem Band zusammengefassten Beiträge. Die Autoren kommen aus Österreich,Deutschland, Ungarn und belegen, dass Otto Bauer weiter auf ein breites internationales Interesse stößt.
Dieser Band enthält die Vorträge einer Vorlesungsreihe am Institut für Slawistik der Universität Wien und gibt ein repräsentatives Bild der Slowakistik und der Literaturwissenschaft in der Slowakei.
,,Un ragazzo sale su di un albero, so arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà più. L'Autore di questo libro non ha fatto che sviluppare questa semplice immagine e portarla alle estreme consequenze: il protagonista trascorre l'intera vita sugli alberi, una vita tutt'altro che monotona, anzi: piena d'avventure, e tutt'altro che da eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili questa minima ma invalicabile distanza.,,
Siamo in Sicilia, all'epoca del tramonto borbonico:è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall'anno dell'impresa dei mille di garibaldi la storia si prolunga fino ai primordidel Novecento).
,,Il diciottesimo giorno ho visto delle persone sedute ...Erano sedute per sempre. Erano congelate. Erano morte. Erano lì da chissà quanto tempo. Tutti gli altri sono sfilati di Fianco, in silenzio. Io, a uno, ho rubato le scarpe, perché le mie erano distrutte e le dita dei piedi erano diventate viola e non sentivo più nulla,nemmeno se le battevo con una pietra. Mi andavano bene. Erano molto meglio delle mie. Ho fatto un cenno con la mano per ringraziarlo. Ogni tanto lo sogno.,,
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